Classi smembrate, studenti che svolgono le attività didattiche secondo turnazioni presso strutture diverse.
Anche i Padri Passionisti danno una mano mentre servono soluzioni stabili.


UIL SCUOLA: pronti ad una ‘vertenza Ischia’

Bisogna avviare un dialogo tra le istituzioni per individuare soluzioni che mettano in sicurezza le scuole, diano continuità didattica agli studenti, serenità alle famiglie e assicurino stabilità dell’organico.
Presenza concreta dello Stato, interventi mirati a porre in sicurezza gli edifici e avvio di un confronto tra amministrazione e sindacato: sono queste le richieste giunte a margine di una assemblea molto partecipata, presieduta dal Segretario Generale Pino Turi e indetta dalla Uil Scuola a Ischia.

A distanza di più di un anno dal terremoto del 21 agosto 2018, la situazione è ancora di emergenza – spiegano alcuni insegnanti del comune dell’isola – dopo la visita del Presidente del Consiglio, ancora nessun intervento operativo è stato messo in atto. Critica la situazione dell’Istituto comprensivo Ibsen, quattro plessi, che prima del terremoto contava 800 alunni suddivisi tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado ad indirizzo musicale. Quest’anno anno gli alunni sono diventati 550. Un calo dovuto alla persistente situazione di precarietà in cui versa l’istituto, con tutti i plessi dichiarati inagibili. Se lo scorso anno gli alunni dell’Istituto sono stati ‘ospitati’ presso altri istituti del Comune di Ischia - sottoponendo tutti gli alunni a doppie turnazioni fino alle 18, quest’anno l’ente Comunale ha affittato un ex albergo (con limite di capienza di 100 persone) e una palazzina da destinare alla scuola dell’infanzia e alla primaria. La scuola secondaria di I grado è ospitata in parte presso l’Istituto Superiore “Enrico Mattei” (4 sezioni) con il limite di 67 persone (alunni, docenti e collaboratori compresi), per cui si é costretti a doppia turnazione. Altre 5 sezioni, grazie a una convenzione a titolo oneroso, sono collocate fino al 2 giugno presso il Convento dei Padri Passionisti di Casamicciola Terme. Ulteriori 2 sezioni sono collocate in un plesso destinato alla primaria. A causa della riduzione dell’organico dovuta all’accorpamento delle classi, alcuni docenti hanno dovuto richiedere il trasferimento condizionato e, ad oggi, i ritardi dell’amministrazione che ancora disattendono una Ordinanza del TAR che ordina il ripristino dell’organico ex ante hanno prodotto la situazione paradossale di cancellare il loro diritto al rientro presso la originaria sede. Si raggiunge addirittura l’inverosimile con la mancata collocazione della Scuola dell’Infanzia che così è destinata a scomparire. Una situazione che, come affermano i rappresentanti della Uil Scuola Campania, che sull’isola, in presenza del Segretario Generale Pino Turi, hanno inaugurato una nuova sede sindacale, va affrontata nel suo insieme, con tempestività, concretezza e confronto di merito sul territorio.

IL Segretario Regionale Antonio Di Zazzo

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