Liceo Sannazaro: servono aule non artifici burocratici
Di Zazzo e Cirillo: Serve una verifica attenta delle scelte di gestione dell’ufficio scolastico regionale per superare la frattura in atto tra la comunità scolastica di Napoli e della Campania.

Il liceo Sannazzaro è ancora nell’occhio del ciclone delle cronache quotidiane di Napoli.
Ancora proteste e difficoltà per studenti e famiglie. Disagi che sembravano superati, con la politica dello scaricabarile, messa in atto dall’USR, con il cambio del dirigente scolastico.

Una soluzione – spiegano Antonio di Zazzo, segretario regionali Uil Scuola e Rosa Cirillo, segretaria nazionale del dipartimento dirigenti scolastici – che oggi appare non solo ingiusta e sbagliata, ma che non trova nessun fondamento, nessuna causa nella gestione, peraltro complessa e difficile, di un istituto che nelle classifiche è tra le prime istituzioni scolastiche della città.

Per la verità, dovremmo dire ‘era’ – osservano Di Zazzo e Cirillo - visto che ora è precipitata nel caos di famiglie e studenti che si trovano in mezzo al guado di scelte legittime che l’amministrazione, aveva ed ha il dovere di risolvere. Per farlo bisogna arrendersi alla realtà e lasciare da parte le impressioni, gli elementi virtuali di polemiche ed attriti che, la vecchia dirigenza aveva cercato di risolvere, e non provocato.

La realtà da affrontare è un’altra: occorre reperire le aule sufficienti a soddisfare le richieste delle famiglie e degli studenti e non nascondersi dietro circolari e atti burocratici che servono solo a legittimare chi li pone in essere. La UIL Scuola lo ha fatto presente in passato ed oggi, chiede conto di scelte che sono stati sconfessate dalla realtà dei fatti. Per fare funzionare una scuola non bastano le circolari e gli atti di imperio occorre agire rispettando la comunità scolastica nel suo insieme. Non basterà certo chiedere scusa alla dirigente, chiamata a fare da capro espiatorio di una vicenda tutta vissuta sul filo della comunicazione esterna e mai su quella dei rapporti di coesione e collaborazione con i vari attori scolastici.

Va risanata una frattura ancora aperta – ammoniscono Di Zazzo e Cirillo - e ricostruita la comunità educante del liceo Sannazaro e, più in generale, quella della comunità scolastica di Napoli e della Campania. Serve una verifica attenta delle scelte di gestione dell’ufficio scolastico regionale per superare la frattura in atto. Una conduzione, che al momento resta sospesa – osservano i segretari Uil Scuola, che invitano il Miur ad un ruolo attivo - come la fiducia che è venuta meno nei rapporti sindacali e professionali nell’ambito della comunità stessa.

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