Dopo Milano, Firenze, Cagliari, Roma continua l’impegno della Uil Scuola per dare risposte concrete a migliaia di docenti che in questi anni hanno fatto funzionare la scuola italiana.
Oggi, all’Istituto Fermi del Corso Malta, alla presenza dei segretari regionali Antonio Di Zazzo e Luigi Panacea, del Coordinatore dei Precari Uil Scuola Campania e Presidente ANDDL Pasquale Vespa e di centinaia di lavoratori sono stati affrontati i problemi del personale docente precario.


La situazione è molto preoccupante, il prossimo anno scolastico vedrà moltissime cattedre desolatamente vuote: ai posti già vacanti in organico si aggiungeranno quelli che si renderanno liberi per effetto della “quota 100”. Le domande pervenute sono più di 17mila tra docenti e ATA; di queste più di 1000 solo in Campania. A queste occorre aggiungere i circa 21mila posti che si libereranno per il turn over e i circa 109mila posti liberi coperti attualmente da lavoratori precari. Si corre il rischio di ritrovarci, anche nel prossimo anno scolastico, con il 60% dei posti autorizzati rimasti scoperti per mancanza di candidati. 

Per la Uil occorre valorizzare l’esperienza pluriennale dei docenti precari che hanno maturato almeno tre anni di servizio nelle scuole statali attraverso una fase concorsuale transitoria, rapida e non selettiva al fine di assicurare la continuità didattica agli alunni e la qualità dell’offerta formativa di ogni Istituzione Scolastica dal Nord al Sud . Occorre preservare la nostra scuola di Stato, quella che da sempre unisce il nostro paese e che ha il compito di formare i futuri cittadini del mondo che oggi, attraverso l’autonomia differenziata, corre il rischio di essere irrimediabilmente “divisa” perché di questo si tratta: siamo alla parcellizzazione dell’istruzione in antitesi con quanto sancito dalla Carta Costituzionale.
Serve un provvedimento urgente che acceleri la procedura concorsuale e che preveda una sola prova orale e l’ammissione all’anno di prova.
Una procedura che non rappresenterebbe certo “una sanatoria” ma che riguarderebbe solo i docenti che possono vantare un servizio di almeno tre anni nelle scuole statali.
I segretari Regionali della Campania Antonio Di Zazzo e Luigi Panacea sottolineano che quella che ci ritroviamo ad affrontare è una situazione inaccettabile che rischia di compromettere l’avvio del nuovo anno scolastico.

I segretari Regionali della Campania Antonio Di Zazzo e Luigi Panacea sottolineano che quella che ci ritroviamo ad affrontare è una situazione inaccettabile che rischia di compromettere l’avvio del nuovo anno scolastico.  


L’anno prossimo un insegnante su quattro potrebbe essere precario, siamo ben lontani dalla risoluzione del precariato tanto sbandierata dalla cosiddetta “Buona Scuola”.
Intervenire si può, la proposta della Uil scuola è coerente con il nuovo modello di reclutamento approvato dalla recente legge di bilancio. Occorre:

  • dare continuità allo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso 2016, ancora in attesa di immissione in ruolo;
  • “scongelare” tutti i posti accantonati per i ricorsi che bloccano la normale finalizzazione dei concorsi;
  • Successivamente occorre scorrere le graduatorie del concorso 2018 e poi attivare un concorso, analogo a quello del 2018, per coloro che hanno 36 mesi di servizio senza l’abilitazione .

Il coordinatore dei precari Uil Scuola Campania Pasquale Vespa afferma che é necessario un confronto con il Miur. Non è possibile attendere oltre! Con un intervento rapido e determinato sarà possibile rispondere alla tanto decantata continuità didattica assumendo quelle professionalità che sono relegate da anni in terza fascia . Già lo scorso anno scolastico , oltre 32mila posti in organico di diritto non sono stati coperti proprio perché i docenti che potevano assumere quei ruoli sono senza abilitazione e in terza fascia. Ma se il Ministro ha aperto le porte al “concorsone 2019” a tutti e quindi non è più presente lo sbarramento dell’abilitazione, vuol dire che essa non può essere considerata un ostacolo alla necessaria stabilizzazione di lavoratori con oltre 36 mesi di servizio.

La Uil Scuola da sempre sostiene che occorre investire sul personale che da sempre svolge una funzione e non un semplice servizio nelle scuole. E’ da lì che occorre ripartire con determinazione e urgenza.
Per questo motivo la Uil Scuola sarà presente, al fianco di migliaia di lavoratori precari della scuola, per rilanciare il ruolo insostituibile della Scuola statale di questo Paese.
Il prossimo 12 marzo, in tutte le maggiori città d’Italia insieme alla FLC CGIL e alla CISL Scuola daremo vita a una mobilitazione che, se necessario, potrebbe portarci anche allo sciopero generale per ribadire la nostra contrarietà non solo nei riguardi della questione precariato ma anche per il rinnovo del contratto e per affermare la nostra convinta opposizione al processo di regionalizzazione della scuola statale.

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