I fatti smentiscono un comunicato della FLC CGIL

• I contratti di istituto sono validi su tutte le materie previste dal contratto vigente.
• Gli aspetti di premialità previsti dal decreto 150 Brunetta non trovano applicazione.
Il tutto viene spostato al nuovo contratto nazionale previsto al 2013 (con riferimento per gli insegnanti a un decreto specifico ancora da predisporre).
• Il sistema delle relazioni sindacali, fino al prossimo contratto verrà definito in sede ARAN previo trattativa con i sindacati.
Questi i fatti, dopo l’intesa del 4 febbraio.
La recente circolare “Brunetta” non interviene su tali aspetti.

Ciò che colpisce nel comunicato della FLC CGIL non sono tanto i contenuti, ma il linguaggio e i  toni usati immotivatamente nei confronti dei sindacati, tra cui la UIL che hanno sottoscritto un’intesa utile per i lavoratori della scuola.
• L’intesa non è separata in quanto è stata sottoscritta dalla stragrande maggioranza dei Sindacati. Se mai è la non sottoscrizione della CGIL ad essere separata.
• La UIL non ha necessità di “giustificare” ma l’obbligo di informare sui contenuti della propria azione sindacale. E’ ciò che facciamo riscontrando consensi e condivisioni come risulta anche dall’aumentato numero degli iscritti e dei voti nelle elezioni delle RSU.
• Le modalità seguite dalla UIL per raggiungere risultati utili sono ovviamente tutte sindacali: idee, proposte, mobilitazione, trattative, intese, tutto in piena trasparenza, libertà e autonomia dalla politica. Si tratta di una normale azione di un sindacato libero che ha come riferimento gli iscritti e gli interessi dei lavoratori.
Siamo disponibili a riconoscere e condividere risultati concreti migliori, ma non a seguire un percorso fatto di continui scioperi separati privi di risultati, che rischiano tra l’altro di indebolire l’azione sindacale, sempre più necessaria per la tutela e la valorizzazione del mondo del lavoro.

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