Cari colleghi,
questa mattina il primo Giudice del Lavoro (Oristano) si è pronunciato con decreto cautelare favorevole per i ricorrenti sulla questione quota 96.

Il ricorso è stato presentato dall’avv. Naso, con nostro difensore nelle cause in corso, con la collaborazione dei legali locali.
Ciò rappresenta, naturalmente, un primo e significativo passo, anche se non decisivo, nella battaglia che stiamo conducendo insieme.
E’ importante leggere le motivazioni (allegato 2) per valutare attentamente le strategie da attuare, a settembre, negli oltre 100 tribunali che saranno coinvolti dai nostri ricorsi.
Ho parlato di “primo e significativo passo” per tre ragioni:
1) Solo il 27 agosto avremo la sentenza di merito;
2) Anche in caso di sentenza favorevole ritengo probabile l’appello di INPDAP/INPS e quindi l’eventualità di un secondo grado di giudizio;
3) Secondo la Costituzione Italiana, il giudice “è soggetto soltanto alla legge”, quindi, a differenza di altri sistemi giuridici, altri giudici potranno discostarsi dal “precedente”.
Ciò che ritengo comunque importante è l’aver iniziato con il piede giusto (usando una metafora sportiva è come essere in vantaggio di un goal alla fine del primo tempo, aiuta ma non è decisivo).
L’iter è quindi ancora lungo, l’obiettivo è, per tutti, quello del collocamento a riposo l’1.9.2013 per tutti, docenti e ATA, soprannumerari e non, naturalmente con il pagamento della pensione che decorre dalla stessa data.
Vi riassumo i prossimi passi:
1) Entro 15/20 settembre raccolta ricorsi sul piano locale, direttamente presso i legali che vi saranno indicati e le sedi provinciali della Uil scuola, fermo restando il coordinamento nazionale dell’avv. Naso e del sottoscritto (Sardegna esclusa, in quanto i ricorsi sono già stati raccolti);
2) Entro la fine di settembre deposito dei ricorsi.
Le modalità di partecipazione e l’elenco dei legali zona per zona vi verrà comunicato via mail entro fine agosto/primi di settembre.
Ricordo infine che è stata depositata la sentenza del TAR sul nostro ricorso che potrete scaricare dal sito del TAR Lazio (il nostro ricorso è titolato Aimone e altri). Su questa sentenza presenteremo ricorso a ns. carico presso il Consiglio di Stato, sulla base dei mandati legali già conferiti

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